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Nell’attuale contesto economico globale, la gestione dei fornitori ha assunto una centralità strategica mai vista prima. Dall’interconnessione delle filiere internazionali alla crescente complessità normativa, fino all’attenzione verso la sostenibilità ambientale e sociale: tutti fattori che contribuiscono a questa evoluzione. In questo scenario, l’approccio data driven non è più un’opzione, bensì una necessità imprescindibile per le organizzazioni che vogliono rafforzare la propria resilienza operativa e posizionarsi in modo competitivo.

Adottare una logica guidata dai dati significa superare le valutazioni soggettive o basate su intuizioni, sostituendole con analisi oggettive, sistematiche e continue. Si tratta di un cambiamento culturale e tecnologico che impatta in modo trasversale tutta l’impresa, con ricadute tangibili anche sul processo di selezione e monitoraggio dei fornitori.

Nel panorama delle soluzioni digitali dedicate al procurement, Oxalys si distingue come un partner tecnologico strategico per le aziende che desiderano implementare un approccio data-driven in modo strutturato, rapido ed efficace.

 

Cosa si intende per approccio data driven? Cos’è e qual è il significato di data driven

Con il termine data-driven si fa riferimento a un modello decisionale basato sull’analisi strutturata di dati quantitativi e qualitativi. In questo paradigma, le scelte aziendali – strategiche, operative o tattiche – si basano su evidenze emerse dall’interpretazione di informazioni aggiornate, affidabili e facilmente accessibili. L’obiettivo non è semplicemente raccogliere dati, bensì trasformarli in insight concreti, in grado di orientare le azioni e di supportare la misurazione costante delle performance.

Nel caso della valutazione dei fornitori, ciò implica la creazione di un framework strutturato di indicatori (KPI) che consenta di monitorare parametri chiave come puntualità nelle consegne, qualità dei materiali, rispetto degli SLA, performance ESG e solidità finanziaria. 

Un esempio concreto è offerto da aziende del settore manifatturiero avanzato, come Siemens e Bosch, che da anni utilizzano sistemi di scorecard digitali per valutare in modo dinamico e trasparente i propri partner di filiera.

Cedrik Neike, Membro del Consiglio di Amministrazione di Siemens AG e CEO di Digital Industries a livello globale, durante il Discorso inaugurale GTC di NVIDIA (21 settembre 2022) ha affermato che “Oggi la maggior parte delle aziende ottimizza singoli elementi della propria catena del valore e lo fa ripetutamente: sono process-driven. Al contrario, la trasformazione digitale implica un maggiore approccio data-driven nel processo decisionale, ottimizzando il valore del sistema end-to-end.

 

Quali sono i vantaggi dell’approccio data driven?

L’adozione di un approccio data-driven consente di superare molte delle criticità tipiche dei modelli tradizionali di supplier management

In primo luogo, garantisce una maggiore oggettività nelle decisioni, eliminando le valutazioni soggettive e basandosi invece su dati empirici. Questo approccio permette, ad esempio, di identificare con tempestività eventuali fornitori che stanno mostrando segnali di inefficienza o criticità, come ad esempio ritardi frequenti nelle consegne.

In secondo luogo, l’integrazione dei dati favorisce una visione predittiva della supply chain. L’impiego di algoritmi di machine learning consente infatti di anticipare potenziali rischi lungo la catena di fornitura, come interruzioni causate da eventi geopolitici, instabilità finanziarie o problematiche legate alla compliance normativa.

 

Come cambiano i processi di business con un approccio data driven?

L’adozione di una logica data-driven comporta un ripensamento profondo dei processi aziendali. Non si tratta semplicemente di inserire nuove tecnologie, ma di trasformare la cultura decisionale dell’impresa. I dati diventano un asset strategico, gestito in modo sistematico, condiviso tra le funzioni aziendali e valorizzato attraverso strumenti di analisi avanzata.

Nel procurement, ad esempio, l’approccio data-driven permette di costruire una mappa completa e dinamica del rischio di fornitura. Invece di affidarsi a controlli sporadici o documentali, è possibile monitorare costantemente la performance dei fornitori attraverso dashboard interattive. Questo consente non solo di effettuare valutazioni più precise, ma anche di negoziare in modo più efficace e di costruire relazioni basate sulla trasparenza e sull’allineamento degli obiettivi.

Anche sul piano della compliance ESG, i dati svolgono un ruolo chiave. La raccolta automatizzata di informazioni legate a consumi energetici, emissioni o condizioni di lavoro presso i fornitori consente di effettuare audit più efficienti e di rispondere con prontezza alle richieste degli stakeholder, dai clienti agli investitori, fino agli organismi regolatori.

 

La tecnologia come abilitatore strategico

Per rendere possibile questo cambiamento, è essenziale dotarsi di infrastrutture tecnologiche adeguate. Soluzioni di Business Intelligence, piattaforme di Procurement Analytics, motori di intelligenza artificiale e tecnologie IoT rappresentano elementi abilitanti fondamentali. Non si tratta però solo di strumenti: è cruciale saper progettare un’architettura dei dati coerente, con flussi informativi ben definiti e integrati tra le varie funzioni aziendali.

L’esperienza di multinazionali che hanno digitalizzato la propria catena di approvvigionamento adottando strumenti di analytics avanzati, dimostra come l’approccio data-driven consenta di reagire in modo agile a scenari complessi come quelli legati alle recenti crisi globali. Grazie a queste tecnologie, le aziende possono ottimizzare i tempi di risposta ai cambiamenti della domanda e a garantire continuità operativa anche in presenza di interruzioni logistiche.

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Le principali sfide da affrontare

Implementare un approccio data-driven comporta alcune sfide significative. Una delle principali riguarda la qualità dei dati: senza informazioni accurate, coerenti e aggiornate, anche gli algoritmi più sofisticati rischiano di produrre output fuorvianti. È quindi necessario investire nella governance del dato, definendo policy chiare e processi di validazione rigorosi.

Altrettanto importante è l’integrazione tra sistemi informativi differenti. In molte aziende, i dati relativi ai fornitori sono distribuiti tra ERP, Software di eProcurement o di SRM, strumenti di project management e fogli di calcolo non strutturati. Costruire un ambiente unificato richiede risorse, tempo e una visione strategica di lungo periodo.

Infine, non va sottovalutato l’aspetto culturale. La transizione verso una logica data-driven implica un cambio di mindset, che deve essere promosso a tutti i livelli, dal top management fino alle funzioni operative. Formazione, comunicazione interna e leadership orientata all’innovazione sono componenti essenziali per il successo.

 

Oxalys: come rendiamo possibile un approccio data-driven nella valutazione dei fornitori

Nel panorama delle soluzioni digitali dedicate al procurement, Oxalys si distingue come un partner tecnologico strategico per le aziende che desiderano implementare un approccio data-driven in modo strutturato, rapido ed efficace.

Grazie alla sua suite modulare e scalabile, Oxalys permette di coprire l’intero ciclo di vita del fornitore – dalla qualifica iniziale, alla valutazione continua delle performance, fino alla gestione della compliance e del rischio. Tutto ciò attraverso un’unica piattaforma che gestisce un’ampia copertura funzionale (Qualifica fornitori, valutazioni, RdA e Acquisti, Gare, RFX, Analisi) ed è integrabile con gli altri sistemi aziendali (ERP, CRM, BI). 

 

1. Digitalizzazione del processo di qualifica e onboarding

Uno dei pilastri per una valutazione data-driven efficace è la standardizzazione e digitalizzazione delle informazioni. Oxalys consente di centralizzare i dati anagrafici, amministrativi, documentali e operativi dei fornitori in un portale dedicato. I fornitori stessi possono aggiornare i propri dati, caricare certificazioni e rispondere a questionari di autovalutazione, rendendo il processo di onboarding e valutazione trasparente ed efficiente.

Con Oxalys puoi ridurre i tempi di qualifica fino al 50% e avere una maggiore tracciabilità delle informazioni.

 

2. Valutazione continua tramite KPI e dashboard interattive

Oxalys offre strumenti avanzati di monitoraggio delle performance dei fornitori, basati su indicatori personalizzabili (KPI). Le aziende possono così misurare parametri come puntualità, qualità delle consegne, conformità contrattuale ed elementi ESG, visualizzando i risultati in cruscotti dinamici e report dettagliati.

 

3. Gestione proattiva del rischio

Oxalys integra funzionalità specifiche per la gestione del rischio fornitori, combinando dati interni (es. reclami, non conformità) e fonti esterne (rating finanziari, blacklist, dati ESG). In questo modo, è possibile ottenere un punteggio di rischio aggregato e attivare workflow automatici di revisione o reazione in caso di allerta.

 

4. Conformità ESG e sostenibilità

Un tema sempre più centrale nella valutazione dei fornitori è la compliance ESG. Oxalys supporta le aziende nel raccogliere e tracciare dati ambientali, sociali e di governance legati ai fornitori, facilitando la generazione di report e audit in linea con le normative europee (come la Direttiva UE sulla due diligence).

 

5. Automazione e workflow collaborativi

Tutti i processi di valutazione e gestione dei fornitori possono essere automatizzati tramite i workflow configurabili di Oxalys. Questo consente alle aziende di garantire coerenza nelle valutazioni, migliorare la collaborazione tra procurement, qualità, legale e CSR, e ridurre al minimo gli errori manuali.

 

L’approccio data-driven si realizza con gli strumenti giusti

L’approccio data-driven nella valutazione dei fornitori non è solo una teoria, ma una concreta opportunità di miglioramento

Oxalys rappresenta uno degli strumenti più completi e flessibili per abilitare questa trasformazione. La sua capacità di centralizzare, analizzare e rendere intelligibili i dati relativi ai fornitori consente alle aziende di prendere decisioni più rapide, intelligenti e sostenibili.

In un mondo in cui le performance della supply chain sono determinanti per la competitività, dotarsi di soluzioni come Oxalys significa fare un salto di qualità verso una gestione evoluta, integrata e resiliente del procurement.

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