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Per molti team acquisti e finance, l’albo fornitori è ancora un elenco da aggiornare a mano, sparso tra ERP, fogli e cartelle condivise. Il risultato sono informazioni disperse, doppioni, documenti che scadono senza avvisi, rischi non presidiati, fornitori non qualificati che entrano nei processi e audit più lenti del necessario. 

Un albo fornitori strutturato, invece, governa il ciclo di vita del vendor: dalla pre-qualifica all’onboarding, dai rinnovi documentali al vendor rating, fino alla messa a disposizione dei soli fornitori idonei nei flussi di acquisto.

Con Oxalys, l’albo fornitori non è un modulo isolato ma integrato nel un percorso Source-to-Pay: dati e documenti sono gestiti nel portale fornitori, i workflow di qualifica sono semplificati, le scadenze hanno reminder, e gli ordini passano solo a fornitori conformi. 

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Cos’è l’albo fornitori 

L’albo fornitori non è un semplice elenco di ragioni sociali, ma un sistema di riferimento che governa identità, requisiti e idoneità dei partner con cui la tua azienda può lavorare

A differenza dell’anagrafica ERP (che serve a emettere ordini e fatture), l’albo presidia qualifica, documenti, certificazioni, rischi e performance, decidendo chi entra nei processi e a quali condizioni.

In pratica, un albo moderno combina:

  • Dati testuali anagrafici (ragione sociale, P.IVA, rappresentanti, sedi, etc)
  • Dati documentali con scadenziario e reminder automatici (visure, IBAN, certificati); 
  • Dati e documenti per qualifiche specifiche (es. sicurezza, ambiente, privacy); 
  • Dati performativi come valutazioni e vendor rating (qualità, puntualità, costo, ESG) con scorecard per categoria; 
  • Ruoli, permessi e audit trail, per tracciabilità e conformità; 
  • Portale fornitori per comunicazioni dirette e aggiornamento continuo dei dati. 

A questo proposito ti consigliamo di leggere anche l’articolo Sistemi ERP e piattaforme di e-Procurement: differenze. 

 

Perché un albo fornitori ben gestito è un asset strategico per CFO, CPO e COO

Un albo fornitori ben gestito è un vera e propria leva per il business: riduce rischi, accorcia i cicli di acquisto e porta sotto controllo una quota maggiore di spesa. Ecco cosa significa, in concreto, per le figure di decision maker all’interno di un’azienda.

 

Per il CFO

Più controllo e compliance: solo fornitori qualificati entrano nei flussi, con documenti validi e condizioni negoziate. L’effetto si vede su audit più rapidi, minori eccezioni in fatturazione e prevedibilità della cassa. Collegare l’albo a ordini e fatture riduce acquisti “maverick” e migliora il DPO senza sorprese.

 

Per il CPO

L’albo è la base per qualifica fornitori, segmentazione e vendor rating. Vuol dire concentrare la spesa su partner affidabili, monitorare performance (qualità, puntualità, costo, ESG) e intervenire con piani d’azione quando serve. 

 

Per il COO

Continuità operativa e qualità: tempi di onboarding più brevi, documenti e certificazioni sotto controllo, business continuity e meno rischi causati da fornitori non idonei. 

 

Nota per il team IT

Un albo moderno si integra con ERP e sistemi di qualità, applica ruoli e audit trail, ed espone un portale fornitori per l’aggiornamento dati. Tradotto: data governance solida e meno manutenzione manuale.

 

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Requisiti di un albo fornitori efficace 

Una corretta gestione dell’albo fornitori ti fa risparmiare tempo, riduce i rischi e ti dà numeri affidabili per decidere. Ecco quali sono i 3 elementi indispensabili affinché un albo fornitori sia davvero efficace per la tua attività.

 

1.  Onboarding semplice, aggiornamento continuo

Immagina di invitare un nuovo fornitore alla qualifica: riceve un link, compila i dati da te richiesti, carica i documenti necessari e segue uno stato chiaro (in valutazione → approvato → attivo). 

Niente scambi infiniti di email, niente allegati sparsi. Quando un documento sta per scadere, il sistema avvisa il fornitore e il buyer contemporaneamente. In questo modo i tempi di onboarding sono dimezzati e perché le informazioni sono centralizzate e reperibili con facilità da tutti.

 

2.  Valutazione continua per tenere alti gli standard

Un albo fornitori utile non si esaurisce all’ingresso, ma misura la relazione nel tempo e ti aiuta a mantenere alto il livello di conoscenza e consapevolezza della relazione col fornitore. Si parte con pochi dati essenziali per l’onboarding, poi si alimenta il profilo del fornitore con performance: puntualità delle consegne, qualità della fornitura, tempi di risposta, rispetto delle clausole.

In questo modo si ha sempre una vista chiara e aggiornata su come il fornitore sta performando e su dove serve intervenire. L’albo fornitori diventa una lista viva che protegge standard, riduce rischi e concentra il budget sui partner che generano valore.

Potrebbe interessarti anche l’articolo Qualifica fornitori nel Procurement: un elemento strategico per l’azienda.

 

3. Integrazione nei processi e numeri per il board

Un albo funziona quando dialoga con l’ERP e con il ciclo di acquisto. Questo riduce gli acquisti fuori procedura e rende coerenti contratti, prezzi e approvazioni. In parallelo, una dashboard essenziale mostra rapidamente informazioni essenziali per CFO e CPO: percentuale di fornitori qualificati, documenti in scadenza, tempo medio di onboarding, puntualità delle consegne, casi aperti e chiusi. 

In sostanza, un albo fornitori efficace rende chiaro chi può lavorare con te, a quali condizioni e con quali risultati, collegando queste decisioni al modo in cui la tua azienda compra ogni giorno.

 

Perché scegliere Oxalys

Con Oxalys l’albo fornitori smette di essere un elenco e diventa un motore operativo che suggerisce  che raggiunge requisiti e standard richiesti, e lo fa in modo tracciato, semplice e misurabile.

  • Onboarding veloce: inviti, portale self-service, reminder automatici. I fornitori diventano operativi in giorni, non settimane; 
  • Standard sempre alti: qualifica e valutazione continua (consegne, qualità, incidenti) con piani di miglioramento già nel flusso; 
  • Zero sorprese in acquisto: solo fornitori idonei compaiono in RfX, ordini e fatture; 
  • Numeri per il board: dashboard pronte per CFO/CPO su compliance, performance e rischio. 

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